Bologna, 2 febbraio 2025, ore 17:25 circa. Binario 19, altezza vagone 6. Un Frecciarossa è in arrivo.
All’improvviso, un uomo in evidente stato di alterazione si getta sui binari per recuperare una sigaretta. Un addetto RFI, in attesa dello stesso treno per iniziare il proprio servizio, assiste alla scena. Senza esitare, lo richiama con forza: il treno è a 50 metri.
Ma l’uomo non ascolta. Anzi, comincia a inveire contro di lui, ignorando completamente il pericolo imminente.
A quel punto accade qualcosa che pochi avrebbero avuto il coraggio di fare: il ragazzo, con un gesto eroico, si getta verso l’uomo e con forza lo riporta sulla banchina. Lo salva da morte certa.
La scena avrebbe meritato applausi, un abbraccio, un ringraziamento. E invece, quell’uomo – ancora sotto l’effetto del suo stato alterato – reagisce con insulti. Non comprende nemmeno di essere appena scampato a una tragedia.
Ma noi sì.
Noi sappiamo cosa è successo. E a quel ragazzo vogliamo dire grazie.
Perché sì, gli angeli esistono. E io ne ho avuto l’ennesima, straordinaria conferma.